Che cosa sono il Modello Relazionale Neuroaffettivo (NARM®) e Somatic Experiencing®

Che cosa sono il Modello Relazionale Neuroaffettivo (NARM®) e Somatic Experiencing®

Peter A. Levine, fondatore di Somatic Experiencing®

L’ascolto connesso cerca le incrinature: è da lì che entra la luce!
Il punto di partenza è toccare laddove la nostra vera identità si è interrotta e bloccata; il linguaggio sensoriale, emozionale e cognitivo del corpo che dialoga con il cervello, sono la porta d’entrata.
“Il movimento spontaneo in tutti noi è verso la connessione e la vitalità. Per quanto ritirati o isolati possiamo essere diventati, o per quanto serio possa esser il trauma che abbiamo sperimentato, nel livello più profondo, proprio come una pianta si muove spontaneamente verso la luce del sole, c’è in ognuno di noi un impulso a muoverci verso la connessione e la guarigione.” (Larry Heller)
NARM®(Modello Relazionale NeuroAffettivo) aiuta ad avvicinarci il più possibile alla connessione e alla vitalità più profonde per poterci sentire al sicuro e fiduciosi nel nostro ambiente ed esprimere la nostra linfa vitale e le nostre esigenze fondamentali a base biologica, essenziali per il nostro benessere psico-fisico ed emotivo.
Somatic Experiencing® aiuta a ritrovare l’autoregolazione del sistema nervoso autonomo, permettendoci di vivere la nostra quotidianità in modo più fluido e connesso con noi stessi, con gli altri e con l’ambiente in cui viviamo. Inoltre riattiva le reazioni di orientamento e difesa adatte a ciò che si presenta quotidianamente nella vita: una possibilità per elaborare traumi ripristinando i sintomi post-traumatici da stress.
Questi, sono due modelli entrambi orientati alle risorse e non regressivi. L’obiettivo di un percorso di incontri basato sulle risorse, è quello di stimolare e nutrire lo sviluppo dei circuiti neuronali che contribuiscono alla connessione e alla stabilità, per ripristinare disfunzioni, interruzioni e distorsioni.
Insieme, danno la possibilità di liberarci dalla prigionia dei nostri geni o del nostro ambiente, o da eventi troppo forti e intensi, e di utilizzare tutta la malleabilità del cervello in connessione con le sensazioni e le emozioni, rafforzando lo sviluppo e la capacità di miglioramento e cambiamento, che sono continui e durano tutta la vita.
Prendiamo lo stress ad esempio, uno delle cause principali di malattia a causa dei cambiamenti ormonali a lungo termine che induce il corpo. Con uno stress cronicamente elevato, causato da possibili eventi traumatici, il corpo perde la capacità di adattarsi, autoregolarsi o di guarire, il che conduce ad affaticamento ed esaurimento. È così che si crea un circolo vizioso in cui la persona ricorre a strategie di adattamento che con il tempo diventano sintomi. Ha solo questa possibilità per affrontare la situazione che continua a riprodursi e presentarsi come se stesse ancora vivendo nel passato, non sintonizzata con le note del presente.
Dato che un ricordo recuperato non è una replica esatta del passato, raccontare nuovamente episodi dolorosi partendo da un luogo sicuro e pieno di risorse apre nuove possibilità di ridurre il dolore associato e di cogliere l’intenzione primaria. Con un ascolto sincronizzato e presente, rallentando il ritmo della seduta allo scopo di prestare attenzione alle sensazioni sentite che emergono dall’intersezione tra fisiologico e psicologico e alle risposte emotive mano a mano che vengono vissute sul momento, è possibile dare avvio ad accensioni neuronali, che aggiungono associazioni positive ai vecchi ricordi. Queste nuove accensioni codificano sensazioni di sicurezza e benessere nel ricordo traumatico, creando così nuove opportunità di apprendimento e di trasformazione delle risposte traumatiche, modificando le connessioni neuronali e costruendo nuove reti.
La trasformazione può avvenire quando le incrinature si espandono, dando luce alle capacità innate, all’espressione di bisogni ed emozioni primari e alla forza vitale che ognuno di noi ha da sempre, ma non sempre a disposizione.
Quando si crea una relazione reciproca di curiosità e disponibilità di esplorazione acconsentendo di sperimentare pienamente chi siamo, e ci si sente accompagnati da una presenza accogliente, di contenimento e da uno sguardo luminoso e di stupore per entrare in contatto con la capacità innata del sistema biologico, diventa accessibile e reale la possibilità di vivere più serenamente, con più piacere, più opzioni e più autenticità, meno bisogno di controllo, di contrazione, di repressione e di odio.
Mi piace concludere dicendo: “Durante la seduta accade qualcosa simile ad una magia: visibile e vivibile. Si sente il cuore aprirsi e appare la luce vitale”.

Ne abbiamo parlato con Patricia Elzi, counselor professionale di riprogrammazione esistenziale Dipl. Fed., terapista di Somatic Experiencing®e NARM®in Svizzera e Italia.

 

Somatic Experiencing®  è un modello sviluppato da Peter Levine, dottore in biofisica mediche e psicologica, e psicologo contemporaneo specializzato in traumi.

NARM®è un modello sviluppato da Dr. Laurence Heller Ph D., co-fondatore del Gestalt Institute a

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