Più che mai prezioso il rapporto con gli animali

Più che mai prezioso il rapporto con gli animali

L’emergenza creata dall’epidemia di coronavirus ha modificato in qualche modo il nostro rapporto con gli animali domestici? Come vivono gli animali questi momenti? Ne parliamo con Laura Cutullo, medico veterinario milanese, specializzata in floriterapia e omeopatia e autrice di vari libri tra cui “I Fiori di Bach per gli animali”, “Fiori californiani per gli animali” e “Cure naturali e alimentazione per gli animali di casa. Dalle erbe ai fiori di Bach tutte le terapie dolci per cani, gatti e conigli”. 

Dottoressa Cutullo, come è la sua situazione? Continua lavorare?
Sono in casa, come tutti, anche se con alcune eccezioni. Il mio ambulatorio non è di quelli attrezzati per i ricoveri e la chirurgia, per cui i casi cui devo far fronte sono per lo più  quelli cronici, anche gravi o terminali, che seguo o le piccole urgenze tipo attacchi di otite, problemi respiratori, il vomito, la diarrea che prima valuto telefonicamente per vedere se posso trattarli, o se devo mandare l’animale a fare esami più approfonditi da un’altra parte. Nei casi più critici posso dare un appuntamento nel mio ambulatorio ma, ripeto, in questo momento la mia attività è prevalentemente sospesa.

Secondo la sua esperienza, nonostante la parziale sospensione della sua attività, mi può dire come vivono gli animali questo confinamento dei padroni?
Innanzitutto desidero sottolineare quanto sia cruciale l’importanza dell’animale in questo momento di confinamento sociale. Infatti, anche se possiamo telefonarci, mandarci messaggi, fare video meeting e così via, siamo separati fisicamente gli uni dagli altri e questa separazione è dura da vivere sotto il  profilo psicologico, specialmente nel lungo periodo e quando, come ora, alla separazione si aggiungono la preoccupazione e la paura. Gli animali in questo momento stanno facendo un grandissimo lavoro di supporto perché sono una compagnia e per di più affettuosa e di grande valore per gli umani di riferimento. Inoltre li possiamo abbracciare, accarezzare, scambiare con loro molte di quelle  affettuosità fisiche che ci  mancano nel rapporto con gli altri. Perché oltre agli amici separati, ci sono familiari, figli e coppie separate, nel senso che sono fisicamente in posti diversi in questo momento e anche le persone che vivono nella stessa casa, devono comunque avere una certa accortezza nella relazione. Quel senso di timore inconscio dato dall’istinto di autoprotezione, non scatta invece con i nostri animali. Con loro possiamo rilassarci senza timore di contagio, abbiamo assoluta libertà di dimostrazione di affetto perché l’Organizzazione veterinaria mondiale, la WVMA, l’OMS e varie organizzazioni hanno detto che, al momento non ci sono dati che coinvolgono gli animali da compagnia nella trasmissione del coronavirus.

Che cosa si intende precisamente per animali da compagnia?
Si tratta degli animali più frequentemente presenti nelle case. Sicuramente il cane e il gatto, con i quali c’è un rapporto più diretto, ma anche le tartarughe, i conigli, i furetti. Questo non si può dire con certezza di tutti gli animali, ma comunque con quelli di casa non dobbiamo avere assolutamente paura. Gli animali danno un grandissimo supporto perché, nelle conversazioni che ho con amiche, o con persone delle varie associazioni di cui faccio parte, noto che nel caso di persone che vivono sole, e che quindi al momento sono confinate in una casa senza presenza di altri,  c’è una grandissima differenza nello stato emotivo tra quelle che sono sole ma hanno uno o più animali in casa e quelle che sono sole e basta. Con un cane o con un gatto puoi anche parlare, interagisci, devi rispondere alle loro richieste espresse nei modi che loro hanno e che ciascun proprietario ben conosce ed interpreta, con loro puoi piangere e ridere liberamente, ti senti amata da un essere che vede in te il mondo intero e quell’affetto che ti danno in questo momento è addirittura vitale da un punto di vista emotivo. Senza contare che chi ha il cane ha una valida “scusa” per poter fare qualche passo intorno a casa e quindi ha la possibilità di qualche minuto di libera uscita. Ma al di là di questo piccolo vantaggio, avere un animale significa soprattutto avere un grande supporto psicologico, di avere un essere che puoi abbracciare, che ti dorme accanto e con il quale ti puoi assolutamente rilassare.

Per quello che può constatare, c’è stato un cambiamento nel comportamento degli animali che denota come anche loro risentono della situazione?
Ci sono effettivamene alcune cose che mi sono state comunicate da tante persone e sulle quali penso valga la pena di porre l’attenzione. Nei gatti, in alcuni casi, c’è un po’ di insofferenza, soprattutto nelle case di piccole dimensioni in cui di colpo si ritrovano tutti confinati, bambini compresi, in spazi ristretti. Il gatto non apprezza questa presenza magari un po’ chiassosa e invadente, soprattutto se è abituato a stare da solo per una lunga parte della giornata. Altri mici invece, che sono più affettivi, vivono bene il fatto di avere più compagnia. Vorrei comunque consigliare, se il micio di casa ha un angolo in cui solitamente va a dormire, di rispettare la sua tranquillità quando va a mettersi in quel luogo.

Nei cani invece, sono state notate delle strane inquietudini notturne. Di giorno magari il cane è felice di trovarsi al centro della famiglia finalmente riunita. Ma di notte emergono certe inquietudini che si traducono in comportamenti particolarmente evidenti, come ad esempio irrequietezza e addirittura ululati.

A che cosa sono dovuti questi comportamenti?
Si può ipotizzare che i cani, assorbendo molte delle nostre apprensioni, le esternino in questo modo. Ora, mentre durante il giorno teniamo maggiormente a bada il timore del virus, delle conseguenze economiche di tutto ciò, la paura di morire, il timore per i nostri cari,  perché siamo occupati a parlare al telefono, a lavorare a computer, a leggere,  a fare le pulizie, a far da mangiare o altro, di notte tutte le paure emergono e vengono quindi percepite dai cani. Gli animali sono  particolarmente sensibili e certamente captano anche l’atmosfera negativa collettiva di questi giorni. Il gatto però ha un modo diverso di relazionarsi con queste cose, è un animale che sempre ci fa da guardiano e da healer, quindi più abituato a gestire queste sensazioni, ma i cani più sensibili sono probabilmente spaventati di fronte a una situazione che non sanno come gestire. Si tratta comunque di una casistica non grandissima, anche se significativa.

Si può alleviare la tensione dei nostri amici con la floriterapia?
Certamente. Tanto per incominciare su può usare il Rescue Remedy, dato che si tratta di un’emergenza emotiva vera e propria. Poi, se consideriamo Fiori singoli, si può usare Walnut, Fiore di Bach di protezione, o Garlic e Rue,  che sono due  Fiori californiani per la paura e di difesa dalle energie negative, efficaci anche i caso di incubi notturni o comunque di interferenze energetiche.

C’è qualche consiglio anche per i padroni?
Ai padroni consiglierei invece Crab Apple e Rock Rose, che è contenuta nel Rescue Remedy, e che vanno a curare due paure che gli animali in questo momento non hanno: la paura del contagio e la paura di morire.

Vede altre situazione critiche per gli animali?
Sì, vi sono animali che in questo momento di confinamento in casa si trovano a stretto contatto con situazioni familiari poco armoniose, dove la convivenza forzata fa esplodere i disaccordi e l’animosità.

Certo, non in tutte le case c’è solo la tensione generata dalla preoccupazione del momento…
 Infatti. C’è chi litigava prima, figuriamoci ora, in una situazione di coprifuoco, che magari costringe tutti in uno spazio ristretto… Queste situazioni sono molto difficili per gli animali, come per i bambini. Oppure, parlando di bambini, ci sono dei piccoli decisamente scatenati che non potendosi sfogare con il movimento all’aperto e il gioco con i coetanei, in casa diventano insofferenti e poco gestibili, accrescendo il nervosismo dei genitori. In queste situazioni raccomando il composto californiano Y.E.S. (Yarrow Environmental Solution) che aiuta a difendersi dall’atmosfera “elettrica” che si crea in casa e che è adatto a tutto il nucleo, animali compresi.

Vede altre situazioni negative che possono coinvolgere gli animali?

Direi di sì, c’è un terrore cui si accenna solo a mezze frasi quasi per scaramanzia, ossia la paura di ammalarsi di certe persone sole che non saprebbero a chi affidare i loro animali. Questo è un altro aspetto della questione che non è formulato ad alta voce ma che è ben presente. Intendiamoci, il problema di avere qualcuno a cui affidare il proprio animale, o i propri animali, in caso di necessità c’è sempre nelle persone sole, ma in tempi normali vi sono più persone a cui far capo, vicini, amici, parenti. In questo caso invece, nessuno può accedere alle abitazioni delle persone colpite dal contagio e quindi esiste un problema serio riguardo alla gestione degli animali. Per tutti questi motivi vari, bisogna che non si perda il contatto con gli altri, il telefono e il web ci sono di grande aiuto, ma spesso non bastano: bisogna aiutarsi a gestire la paura, vuoi con i Fiori, vuoi con un adeguato supporto psicologico.

 

Restiamo positivi per gli animali e per noi

 

Per avere un’ulteriore punto di vista sul tema del modo in cui gli animali vivono questo momento abbiamo chiesto il parere di Barbara Mapelli Mozzi, animal comunicator e nature healer.

Che cosa percepisce negli animali domestici ? Pensa che avvertano questa crisi?
Direi come prima cosa che bisogna distinguere le due specie principali di animali da compagnia: ossia il gatto e il cane. Il gatto è un animale molto sensibile, che lavora su diversi piani, che vede diverse realtà e che da sempre riesce a metabolizzare le tematiche emotive e fisiche presenti nell’ambiente che lo circonda. Avendo due gatti a casa, posso dire che uno di loro dorme moltissimo ed è come se si fosse ritirato in se stesso. Da notare che solitamente lui ed io siamo molto vicini, abbiamo molto contatto fisico. Ora, da qualche tempo, questo non succede più. Ho la sensazione che stia facendo un lavoro interiore. Comunque il gatto ha l’abitudine di lavorare per te, di tentare in un modo o nell’altro di trasmetterti calma e di farti star bene.
I cani invece hanno reazioni totalmente diverse e dipendono emotivamente da noi. Se penso ai miei cani, dato che vivo in campagna, la loro situazione non è cambiata, in apparenza. Tuttavia ho la sensazione che percepiscano che qualcosa non è più come prima, che ci sono delle tensioni, delle preoccupazioni, delle paure. Quindi sono allertati. Certo, molto dipende dall’atteggiamento del padrone. I miei cani, ad esempio, dato che noi in famiglia non ci lasciamo prendere dalla paura, percepiscono la nostra tranquillità e si rilassano.

Che cosa succede al cane se il padrone è angosciato?
Il cane risente della paura del padrone, questo è fuori discussione. Ma, anche se il padrone ha i suoi validi motivi di preoccupazione, molto dipende dalla sua capacità di relazionarsi all’animale per rassicurarlo. Infatti attualmente sto seguendo a distanza un cane che tento di tenere tranquillo ma, oltre a me, anche i padroni fanno la loro parte. Non dobbiamo temere di spiegare agli animali il perché dei nostri stati d’animo. Loro ci capiscono e si tranquillizzano. A maggior ragione in un momento come questo, quando la paura si percepisce nell’aria e la sentiamo anche noi non appena mettiamo il naso fuori di casa. Dobbiamo spiegare all’animale il motivo della nostra ansia e, per quanto possibile, tentare di restare connessi con la positività. Così facendo tranquillizzeremo gli animali e loro, di riflesso, ci trasmetteranno calma. Sempre fermo restando che gatti e cani hanno ciascuno la propria modalità.

 

 

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